Cari lettori, benvenuti!
Questo è il quinto numero di “Ambientalismi News” (27/01-03/02).
In 5 minuti proverò a condividere le notizie più interessanti di questa settimana usando come collaboratore l’intelligenza artificiale.
🌍 PANORAMA INTERNAZIONALE
Il controverso mercato dei carbon credit ha permesso ad Elon Musk, con la sua azienda Tesla, di guadagnare 2,8 miliardi di dollari nel 2024 attraverso la vendita di crediti di carbonio. Questo meccanismo, nato per incentivare la riduzione delle emissioni di CO2, si è trasformato in una fonte di profitto per Musk, suscitando dubbi sulla sua efficacia e sulla sua reale utilità per l’ambiente. Le aziende automobilistiche europee, per rispettare le normative sulle emissioni, acquistano questi crediti, diventando di fatto finanziatrici di Musk. Questo sistema permette alle aziende di continuare a produrre, pagando per compensare le loro emissioni invece di ridurle. Nonostante le critiche e i tentativi di riforma, Musk è destinato a continuare a guadagnare da questo mercato dei “permessi ad inquinare”.
Sé questa notizia non è nuova, sorprende la notizia che l’industria aeronautica europea preveda un raddoppio del traffico aereo entro il 2050, contravvenendo agli obiettivi climatici dell’Unione Europea. Il settore rischia di esaurire il suo “carbon budget” già nel 2026. Nonostante si giustifichi la previsione con l’utilizzo di carburanti sostenibili (SAF), questo non sarà sufficiente a compensare la crescita esponenziale dell’inquinamento generato dall’aumento del traffico aereo. Bisogna però chiarire che, purtroppo, la Commissione Europea non ha ancora introdotto politiche efficaci per limitare la crescita del settore. Quindi il rischio è che nel 2050 gli aerei bruceranno il 59% in più di carburante rispetto al 2019, con conseguenti emissioni di 79 milioni di tonnellate di CO2, nonostante l’obiettivo di emissioni nette zero.
Oltre all’industria aeronautica, in questi giorni è stato nuovamente messo in discussione il sistema dei sussidi che sembra incentivare in Europa i combustibili fossili attraverso il meccanismo del “capacity market”, che garantisce pagamenti alle aziende per la disponibilità energetica futura. Questo sistema, attivo in vari paesi europei, ha aggiunto 87 miliardi di euro alle bollette dal 2018, con la maggior parte dei fondi destinati agli operatori di centrali inquinanti. Infatti, le centrali a gas possono usufruire di contratti di 15 anni, garantendo sussidi fino al 2040 o oltre, in netto contrasto con gli obiettivi di decarbonizzazione.
🇮🇹 FOCUS ITALIA
L’Italia, secondo uno studio presentato alla seconda edizione del forum “L’Italia in cantiere” da Legambiente, è in prima linea nella transizione ecologica: L’Italia, infatti, vanta circa 3,2 milioni di posti di lavoro attivi nell’economia verde. Molte aziende italiane stanno investendo in decarbonizzazione, sostenibilità ambientale ed economia circolare, ma il sistema paese e le istituzioni devono sostenere questo sforzo. Tra queste sono state identificate dall’associazione ambientalista i 30 “campioni nazionali” che dimostrano l’efficacia della transizione ecologica in vari settori, come:
- Riciclo delle terre rare dai RAEE
- Recupero di oli minerali usati e rifiuti pericolosi
- Riciclo di pneumatici fuori uso
- Uso di rottami ferrosi
- Produzione di biometano dagli scarti delle olive
- Produzione di pannelli in cartongesso da materiali riciclati
📚 APPROFONDIMENTO DELLA SETTIMANA
L’inquinamento atmosferico è il principale rischio ambientale per la salute pubblica in Europa e in Italia. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ogni anno nel mondo circa 8,1 milioni di persone muoiono prematuramente a causa dell’aria inquinata, mentre l’Agenzia Europea dell’Ambiente stima che solo nel nostro Paese l’esposizione agli inquinanti atmosferici provochi decine di migliaia di decessi prematuri all’anno.
Un tema importante, proposto dal position paper dell’Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia. Leggilo qui!
