Il Medioevo e la volontà di dominio

In occidente, durante il medioevo, si accentuò la dualità spirito–corpo, che si tradusse in una dualità uomo–natura, dove la seconda, schiava della superiorità spirituale umana, doveva essere pronta a rispondere ai suoi bisogni.

La pretesa superiorità spirituale, unita alla volontà di riscatto dal peccato originale, si tradusse nell’uso della scienza per avvicinarsi a Dio, per cercare di ricreare l’armonia perduta del paradiso terrestre.

Questa tentazione dominatrice prevalse sulla responsabilità, lasciando sempre più spazio al desiderio di dominio, alla ricerca della ricchezza, al bisogno di conquistare nuovi territori.

Il costo di questo atteggiamento è stato il progressivo depauperamento delle risorse naturali, erroneamente ritenute inesauribili, e la separazione progressiva del corpo dall’anima come conseguenza dello sviluppo della razionalità scientifica che sostituì il pensiero allo spirito.