L’Enciclica “Fratelli tutti” di Papa Francesco è un testo “urgente”. L’impressione che ho avuto è di trovarmi di fronte ad uno scritto redatto per affrontare il rischio che l’umanità, dentro la terza guerra mondiale a pezzi, sconvolta dal coronavirus e vittima della dittatura del denaro, possa chiudersi in un egoismo fondato sull’odio verso il diverso e l’indifferenza verso il prossimo.
Semplicemente fratelli
L’enciclica, come la precedente, è diretta, affronta il cuore del problema. Per uscire da tutto il dolore che stiamo vivendo c’è bisogno di costruire percorsi di pace e giustizia. Ma, siccome non servono introduzioni ad una lettera così chiara, ho pensato di appuntare in rete quei passaggi che mi hanno più colpito, come esercizio per fissarli con più chiarezza.
Passaggi da meditare
Ho appuntato molti passaggi, ma 19 paragrafi mi hanno colpito profondamente. La Fratelli tutti è una possibile risposta alla profonda crisi umana, che unisce interventi diversi frutto di un percorso disegnato dalla Evangelii gaudium, iniziato con la Laudato si’ e continuato con l’esortazione apostolica “Querida Amazonia“.
Il Papa scrive per tutti, perché in un mondo sempre più solo e chiuso, è necessario uscire dalla logica del conflitto, che ha pervaso ormai non solo la vita privata e lavorativa, ma anche la vita sociale e politica, sia degli uomini che delle istituzioni nazionali ed internazionali, ed aprirsi al prossimo.
Due appuntamenti a settimana
Ogni settimana pubblicherò due post con il paragrafo citato ed una mia breve riflessione. Sono appunti personali parte di un lavoro di ricerca che sto svolgendo in questi mesi sulla filosofia della crisi ecologica e l’ecologia integrale. Qualsiasi commento, impressione, pensiero condiviso sarà ben accetto.